Qual è la gastronomia del nostro paese?

Luglio 09 2022

Qual è la gastronomia del nostro paese?

E come la poesia "Qual è la nostra patria?" di Ioannis Polemis che abbiamo imparato a scuola negli anni '60, '70 - non so se questa meravigliosa poesia è insegnata ancora nelle scuole di oggi -, si trasforma in "qual è la gastronomia della nostra terra?" La ragione di questo gioco letterario è stata la mia partecipazione a 15° Festival di Melitzazz a Leonid Kynourias!

E mentre al mattino la mia partecipazione a una conferenza si è basata su una presentazione tecnica del programma Comunità culinarie al pubblico e ai rappresentanti delle società di sviluppo partecipanti al programma “Tastes of Greeks”, la sera alla cerimonia di apertura, colpito ancora una volta dal paesaggio tsakoniano così selvaggio ma allo stesso tempo così calmo mi ha ispirato un altro modo di presentare le mie opinioni sulla gastronomia. Un buon amico di Zakynthos Development mi ha esortato a pubblicarlo e io obbedientemente ho obbedito!

Lode al "milite ignoto" della gastronomia greca - La taverna del pescatore - Guida alla gastronomia greca

Specialmente dedicato al festival sempreverde Melitzazz e, naturalmente, alle melanzane di Tsakonian.

"Miei cari amici, signore e signori, la luna crescente, il paesaggio imponente delle montagne che circondano il luogo in cui siamo e il clima poetico che regna tra noi mi ha portato a cambiare la presentazione, sul più poetico:

Qual è il nostro paese? Non è la pianura?
Non sono forse le alte montagne aride?
Non è il suo sole che brilla luminoso?
Non sono le sue stelle quelle luminose?

Non essere tutte coste poco profonde
e ogni paese con i suoi villaggi?
ogni suo isolotto che sporge debolmente,
ogni mare, ogni terra?

Tutta la nostra patria! E questi e quelli
e qualcosa che abbiamo nei nostri cuori
e brilla invisibile come un raggio di sole
e ci grida dentro: Forza ragazzi!

E su questo schema appoggiandomi, metto le mie preoccupazioni!

Lode al "milite ignoto" della gastronomia greca - La taverna del pescatore - Guida alla gastronomia greca

Cos'è la gastronomia greca?

Non essere le trasmissioni televisive dei maestri chef, dove la gastronomia da atto di amore, tenerezza e generosità si trasforma in un gioco di agguerrita competitività, preparazioni alimentari sotto pressione insopportabile con ingredienti, alghe per nastri di seta, giudici ironici e orgogliosi, e allo stesso tempo short- giocatori temprati?

Non essere i degustatori che dietro ogni bicchiere di vino cercano il sentore di chiodi di garofano, due note di cannella, qualche sfumatura di rosa, erbe di montagna, erba, caffè o mora?

Non essere uscire nei ristoranti alla moda, dove abbiamo 150 euro a persona, per gustare le schiume e le tendenze della cucina molecolare, etnica o soprattutto peruviana con ceviche e sashimi, ma anche per lusingare il narcisismo delle nostre alte doti culinarie, ma anche per i nostri social posizione che ci permette di giocare con loro?

Non essere i programmi TV di cucina che ti guidano a cucinare con una bilancia accanto a te, per liquidi e solidi, con ansia per non rimanere senza ingredienti, mentre in passato tenevi d'occhio ogni volta quali ingredienti avevi a disposizione e improvvisavi?

Non essere le pizzerie, le steakhouse e gli hamburger dove sospira tutta la Grecia?

Ma non essere e l'ansia dell'umanità di essere nutrita, e per questo inventare migliaia di brevetti, scoprire il fuoco, l'aratro, il mulino ad acqua, il mulino a vento, i torchi, l'essiccazione, la salatura, decine di tecniche di conservazione degli alimenti e gestione di?

Non essere il legame del bambino con il suo alimento primario dal seno materno, e il tubare e il cullare che lo accompagna, e da allora la necessità di associare il cibo a momenti di gioia, contatto, canto e danza?

Non essere il legame della famiglia, i ricordi di famiglia attorno a un tavolo?

Non essere la necessità di prenderci cura della nostra salute e salvare il pianeta facendo buone scelte alimentari?

Non essere i momenti che nella calura del giorno prendiamo una noce, la strofiniamo con un piccolo pestello, irroriamo un filo d'olio, una fetta di pomodoro e un pizzico di sale marino, e andiamo in Paradiso.

Non essere quando versiamo nei frutteti e gustiamo le succose albicocche, i fichi maturi -che mangiamo con le bucce-, o quando ci godiamo la fetta di anguria tagliata con un po' di feta al suono delle cicale?

Non essere le feste con i calderoni in ebollizione, non sono le tsipouradika di Volos, non sono i meze dei caffè, i vari rituali culinari come le carcasse di maiale delle Cicladi?

Mamma non è vero? nei giorni e la fatica attraverso la gastronomia di raggiungere il cuore e l'anima di ogni luogo.

Non essere uno strumento di sviluppo se connesso ai prodotti locali e alla sua tradizione culturale,

Non essere uno strumento per plasmare l'identità culturale e turistica di un luogo.

 

Alla fine forse non è tutta questa gastronomia, questo e quello,

ma qualcosa che abbiamo nei nostri cuori
e brilla invisibile come un raggio di sole
e grida dentro di noi:

Forza ragazzi, fare della gastronomia uno strumento di sviluppo ed elevazione mentale, culturale ed economica.

Leonidio 8-7-2022

Melanzane Tsakoniki - Leonidio Kynourias - Guida alla gastronomia greca

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